Sarà capitato a tutti di trovarsi a sgranocchiare almeno una volta qualche nocciolina, degli arachidi o delle noci, magari davanti alla televisione mentre si guarda un film insieme alla propria famiglia.
La frutta secca è un ottimo snack anche per lo spuntino della mattina o per la merenda pomeridiana, per spezzare l’attesa tra il pranzo e la cena. Il pensiero di molti è che la frutta secca sia un alimento da eliminare dalla propria dieta, in quanto ricco di grassi e sostanze che portano il corpo ad appesantirsi e ingrassare; ma in realtà non è così. Molto spesso, la frutta secca consumata anche in piccole quantità garantisce un senso di sazietà prolungato che ci porterà a mangiare meno nelle ore successive. Mangiare frutta secca, sostengono gli esperti, fa bene all’organismo e alla salute purché consumata nelle giuste quantità: quali sono dunque i benefici e come dovremmo scegliere quale tipologia di frutta secca mangiare?
Mangiare frutta secca fa bene: lo dice l’OMS
La frutta essiccata, se consumata in giusta quantità e scelta con attenzione, è un alimento assolutamente benefico per il nostro organismo. In qualsiasi regime alimentare o dieta è essenziale inserire anche alcune tipologie di frutta secca, che possono dare al nostro corpo benefici ai quali mai avremmo pensato. Non a caso, l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha inserito la frutta secca nell’elenco dei cibi consigliati per condurre una vita sana.
È bene chiarire, però, che quella che comunemente definiamo “frutta secca” sarebbe in realtà da chiamare “frutta oleosa”: per esempio, mandorle, noci, pistacchi si possono considerare frutta oleosa, mentre tra i frutti essiccati troviamo principalmente i semi.
Frutta secca: proprietà e benefici
Perché è importante inserire la frutta secca all’interno di una dieta sana ed equilibrata? Innanzitutto, questo particolare alimento è ricco di fibra alimentare, che stimola un corretto transito intestinale, oltre ad avere un’importante funzione antitumorale. La frutta secca contiene anche molte vitamine del gruppo A, B e K. Tutte le persone che stanno seguendo un regime alimentare vegetariano, inoltre, dovrebbero inserire la frutta secca all’interno della propria dieta per riuscire a introdurre nell’organismo proteine vegetali e sali minerali: per esempio ferro, potassio, manganese, rame, zinco, potassio, selenio, calcio e fosforo. Non solo: la frutta secca contiene anche dei principi – acidi grassi, omega 3 e omega 6 – che contribuiscono al funzionamento dell’apparato cardiocircolatorio. Gli acidi grassi sono in grado di prevenire le infiammazioni e regolare i livelli di colesterolo nel sangue. Se consumata nelle giuste quantità, anche la frutta essiccata può contribuire al mantenimento in salute del nostro organismo, apportando diverse sostanze nutritive essenziali, oltre che benefici per tutto il corpo. Il senso di sazietà che deriva dal consumo della frutta secca, può spingerci a mangiare di meno e dunque aiutarci a dimagrire.
Come scegliere quale frutta secca mangiare
È importante riuscire a scegliere tra le diverse tipologie di frutta secca, quali siano i prodotti che possono contribuire al miglioramento del nostro regime alimentare, anche in base alle nostre carenze nutritive o ai nostri gusti. Per esempio, le mandorle e le nocciole sono ricche di vitamina E, mentre gli anacardi stimolano l’attività del cervello e contribuiscono al buon funzionamento del sistema circolatorio. I pinoli sono ricchi di grassi buoni e hanno un effetto antiossidante, mentre i pistacchi prevengono la comparsa di tumori. Infine, le noci sono ricche di omega 3, migliorano la pelle al tatto e abbassano il colesterolo. Gli esperti consigliano di mangiare una quantità di frutta secca compresa tra 15 e 30 grammi al giorno, ricordando che questo alimento non fa ingrassare se consumato con moderazione e varietà. Oltre a mangiarla come snack, è possibile inserire la frutta secca anche in diverse tipologie di dolci o ricette.